Attività

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Studi di farmaco-epidemologia sull’impatto del COVID-19 nell’ATS di Brescia

Il presente progetto si inserisce all’interno del protocollo di intesa per “Studi di farmaco-epidemologia sull’impatto del COVID-19 nell’ATS di Brescia” siglato tra la Fondazione Camillo Golgi, l’ATS di Brescia e l’Università degli Studi di Brescia.

Gli attori coinvolti nel progetto sono il Professor Enrico Agabiti Rosei, presidente della Fondazione C. Golgi, il Professor Francesco Donato, responsabile dell’Unità di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Brescia, il Dr Claudio Sileo, Direttore Generale dell’ATS di Brescia, il Dr Michele Magoni, responsabile del Servizio di Epidemiologia dell’ATS di Brescia e la Dott.ssa Bianca Maria Donida, biostatistico consulente presso il Servizio di Epidemiologia dell’ATS di Brescia al momento dell’avvio del progetto.

Con l’accordo stipulato tra le parti, si intende realizzare un’attività di studio e approfondimento, indirizzata a valutare l’impatto del COVID-19 sull’aderenza alla terapia nei soggetti residenti nell’ambito territoriale dell’ATS Brescia affetti da diverse patologie croniche, con particolare attenzione a quelle del sistema circolatorio e dismetaboliche. 

Il progetto pone le basi sui punti chiave emersi dalle recenti pubblicazioni scientifiche inerenti alla patologia del COVID-19, di seguito sintetizzati:

  • numerosi studi riportano che i soggetti affetti da malattie del sistema circolatorio, diabete, malattie renali croniche, malattie respiratorie e obesità hanno un rischio più elevato di sviluppare forme severe di COVID-19 e di andare incontro a un esito fatale (Ko et al, 2020; Wang B et al, 2020; Mantovani et al, 2020; Zheng et al, 2020).
  • l’ulteriore impatto del COVID-19 sulle medesime malattie croniche, sia in termini di possibile aggravamento della condizione a causa dell’infezione SARS-CoV-2, sia per un effetto nocivo diretto del coronavirus o della reazione infiammatoria da esso causata, ma anche per le conseguenze negative dei comportamenti adottati dai soggetti per ridurre il rischio di contagio, quale la permanenza a casa con la conseguente riduzione dell’attività fisica, alimentazione non corretta, aumentato consumo di alcolici, ecc. (Khera et al, 2020).
  • il calo di visite ed esami specialistici per le patologie croniche, specialmente nei soggetti anziani. Dato registrato da un lato per la paura degli assistiti di contrarre l’infezione in ambiti sanitari, dall’altra per difficoltà organizzative e gestionali dei servizi, specie nella fase più acuta della pandemia (Palmer et al, 2020; Abraham et al, 2020). 
  • il presumibile calo della compliance al trattamento, tra le dirette conseguenze della ridotta assistenza ai malati cronici. La minore aderenza alla terapia farmacologica, con conseguente peggioramento delle condizioni di salute contribuisce ad aumentare il rischio di evoluzione e complicanze delle patologie stesse (Palmer et al, 2020; Lam et al, 2015; Khera et al, 2020; Kretchy et al, 2021). 

In particolare, il presente progetto intende approfondire il tema dell’aderenza alla terapia. Su questo tema, al di là di segnalazioni da parte di società scientifiche ed esperti, ad oggi mancano dati sull’impatto della pandemia nei malati cronici.