News ed Eventi

Olimpiadi delle Neuroscienze 2014

Dal sito del Giornale di Brescia:

Neuroscienze, le Olimpiadi del cervello

Cinquanta studenti delle superiori lombarde ieri in gara alla facoltà di Medicina
I tre campioni provinciali ora guardano alle finali nazionali e a Washington

Un cruciverba, sì,ma non di quelli da fare sotto l’ombrellone. Perché alla definizione da dare al «sistema parvocellulare» i più non saprebbero da che parte cominciare.I cinquanta ragazzi che ierisi sono sfidati alla quinta edizione delle Olimpiadi di Neuroscienze per il titolo di campione regionale, invece, la definizione esatta la conoscevano. Le Olimpiadi rappresentano la fase nazionale dell’International Brain Bee, competizione che coinvolge studenti di tutto il mondo: i vincitori di ogni nazione si troveranno a Washington,il prossimo agosto, in occasione del congresso annuale dell’American Psychological Association, per decretare il giovane campione mondiale delle neuroscienze. Alle pre-selezioni regionali avevano partecipato circa duemila studenti. Poi ogni istituto – dieci le scuole partecipanti, quasi tutte di Brescia e Provincia più due della provincia di Lecco ha scelto cinque studenti, che si sono trovati ieri mattina alla Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Brescia per sostenere le prove regionali. Tre le prove affrontate dai ragazzi, tutte aventi come tema gli studi sul cervello umano: un cruciverba da compilare a squadre, un quiz «tutti contro tutti» a risposta multipla (con cui son ostati selezionati i dieci finalisti) e un ultimo test per decretare i tre campioni che accederanno alla finale nazionali, che si disputerà a Trento il 12 aprile: al primo posto Matteo Paolini del Liceo Calini, al secondo e terzo posto Fabio Mazza e Davide Uberti dell’Istituto Marzoli di Palazzolo. «I ragazzi si sono preparati utilizzando il materiale didattico disponibile sul sito delle Olimpiadi – ha spiegato la coordinatrice delle Olimpiadi per la Lombardia e docente di Farmacologia, Marina Pizzi – e ogni anno con la loro grande partecipazione confermano l’interesse per un mondo affascinante e misterioso come quello del cervello umano». La mattinata delle Olimpiadi si è aperta con una riflessione del rettore dell’Università di Brescia, il professor Sergio Pecorelli, che ha ricordato l’importanza di seguire uno stile di vita adeguato per mantenere la mente attiva e giovane: «Chi nasce nel 2015 ha un’aspettativa di vita di ben 104 anni – ha spiegato Pecorelli – a patto di rispettare il proprio corpo,tenendolo allenato e in forma, prevenendo così l’invecchiamento precoce». I ragazzi hanno inoltre assistito ad una lezione sui meccanismi che regolano la memoria e l’apprendimento condotta dal prof. Fabio Benfenati, direttore del dipartimento di Neuroscienze e neurotecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Per i vincitori si apre ora una della prova di aprile: solo uno dei diciotto studenti che parteciperà alle finali volerà poi a Washington, dove, spiega Marisa Pizzi, oltre a partecipare alla competizione a livello mondiale potrà entrare in contatto con alcuni tra i maggiori esperti di neuroscienze e assistere a prove sperimentali in laboratori specializzati.

Nicole Orlando

 

Dal Bresciaoggi:

Sfida di cervelloni, ecco i nuovi Archimede

Le tre menti più«raffinate» avranno in premio un notebook e saranno poi chiamate a giocare la finalissima all’Ateneo di Trento

Per tutti i cervelloni in età «under» l’appuntamento è di quelli da circo letto rosso. Una sfida dentro o fuori, che si disputerà a colpi di genialità e menti affilate come rasoi, per decretare i tre migliori studenti della Lombardia che il prossimo 12 aprile, a Trento, si daranno battaglia durante la finalissima nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze 2014. L’Università degli Studi di Brescia è dunque pronta a trasformarsi nello scenario accademico che ospiterà il plotone di giovani Archimede provenienti dai licei o da altri Istituti d’istruzione secondaria della Lombardia e «sopravvissuti» alla scrematura locale dello scorso 22 febbraio. L’ora «x» è fissata per le 9 nell’Aula E della Facoltà di Medicina, in viale Europa: sospinti dalla rigorosa atmosfera universitaria, oltre ad aguzzare l’ingegno i ragazzi dovranno anche tirar fuori le unghie e competere per sgomberare l’agguerrita concorrenza e dimostrare di avere il «miglior cervello» sulla piazza. Le prove? Si va da giochi di squadra(fra cui un maxicruciverba) per valutare l’abilità
nelco-working, fino a prove individuali con insidiose domande a scelta multipla e valanghe di quiz sofisticatissimi. Le tre menti più raffinate di ogni competizione regionale riceveranno in premio un notebook che li seguirà nei loro studi e come si anticipava saranno poi chiamate a giocarsi la finale al Centro di Biologia Integrata dell’Università degli Studi di Trento, dalla quale uscirà il vincitore nazionale che grazie a una borsa di studio rappresenterà l’Italia nella competizione internazionale, in programma a Washington il prossimo agosto. IN SENSO PIÙ ALLARGATO, l’obiettivo dell’iniziativa la finale regionale di sabato è patrocinata dal Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia e si svolgerà con il supporto della Fondazione Camillo Golgi e grazie al contributo
dell’azienda Trony – è quello di stimolare l’interesse dei giovani alla conoscenza del cervello umano,attraverso l’impulso ludico e «motivazionale» generato dalla competizione con i colleghi. Ma non solo: a ulteriore conferma dell’intento didattico e divulgativo sotteso al progetto, nella mattinata di sabato a margine della gara l’ateneo bresciano un incontro aperto anche al pubblico con il professor Fabio Benfenati, docente di Neurofisiologia afferente al
Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il quale intratterrà i ragazzi con un tema molto accattivante come quello delle basi biologiche dell’apprendimento e della memoria razionale.

Elia Zupelli


Dal sito BresciaVera.it:

Le Olimpiadi delle Neuroscienze 2014 all’Università degli Studi di Brescia

Un’iniziativa volta a stimolare l’interesse dei giovani e del pubblico alla conoscenza del cervello umano

Sabato 15 marzo, durante la Brain Awareness Week 2014, si svolgeranno in diciotto regioni d’Italia le Olimpiadi delle Neuroscienze, un’iniziativa volta a stimolare l’interesse dei giovani e del pubblico alla conoscenza del cervello umano. Anche quest’anno parteciperanno per la Lombardia i principali Licei e Istituti di Istruzione Secondaria di Brescia, oltre a quelli di altre provincie lombarde, con un coinvolgimento complessivo di più di 1.500 ragazzi. La competizione regionale, coordinata dalla prof.ssa Marina Pizzi, docente di Farmacologia afferente al Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale, si svolgerà la mattina a partire dalle 09:00 nell’Aula E di Medicina in viale Europa. I giovani pre-selezionati dai diversi istituti dovranno competere per dimostrare di avere il “miglior cervello”. Si dovranno confrontare con giochi di squadra, fra cui un maxi cruciverba, prove individuali con domande a scelta multipla e ancora quiz. I tre vincitori finali riceveranno in premio un notebook che li seguirà nei loro studi e il 12 aprile verranno ospitati presso il Centro di Biologia Integrata dell’Università degli Studi di Trento dove affronteranno la prova nazionale. Il campione italiano che uscirà da questa gara vincerà una borsa di studio per rappresentare l’Italia alla competizione internazionale che si svolgerà a Washington nel mese di agosto. Nella stessa mattinata di sabato 15 marzo, con un incontro aperto anche al pubblico, il prof. Fabio Benfenati, docente di Neurofisiologia afferente al Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, intratterrà i ragazzi su un tema molto accattivante come quello delle basi biologiche dell’apprendimento e della memoria. Anche quest’anno l’evento, patrocinato dal Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia, si svolgerà con il supporto della Fondazione Camillo Golgi e grazie al contributo dell’azienda Trony (c.c. Campogrande).